Cosa sono e come funzionano

 

Nonostante l’accezione comune ce li faccia vedere come qualcosa di negativo o come problemi che si presentano, in realtà i conflitti sono un aiuto. Immaginiamo come se ci fosse un atleta che corre per il salto agli ostacoli, per il corridore l’ostacolo è uno stimolo al superamento,  impegnerà le sue energie e aumenterà le sue forze, non solo fisiche, per superare quell’ ostacolo in modo da uscirne vittorioso e rinforzato. Allo stesso modo il conflitto ci viene incontro affinché  confrontandoci con quel problema lo risolviamo e andiamo di più verso chi siamo veramente, verso la nostra vera struttura, verso la nostra vera natura che è stata bloccata da questi conflitti, dalle relative  sovrastrutture e dalle memorie di chi ci ha preceduto.

Ovviamente così come l’ostacolo possiamo decidere di superarlo o di fermarci, anche di fronte al conflitto alcune persone si fermano, rischiando di cadere nella stasi, e questa caduta  fa perdere dinamismo vitale. Quando perdiamo dinamismo vitale inizia un processo di degrado e di decadimento sia a livello della vita in sé sia sul piano psicologico e  fisico.

Quindi tutte le persone che hanno problemi di salute o di natura psicologica o blocchi a procedere nella propria vita devono comunque, secondo il mio punto di vista, confrontarsi con questi conflitti non risolti.

 

Come agisce il conflitto nel corpo?

 

C’è alla base uno stress emozionale. Lo stress di un’emozione profonda,  legata al conflitto che il cervello non riesce a risolvere, si deposita nel corpo e nell’organo che risuona con quel conflitto, dando luogo alla cosiddetta somatizzazione.

I conflitti possono essere nostri o ereditati, in ogni caso siamo noi che dobbiamo confrontarci con quel problema. Normalmente i modelli emozionali su cui si basa il conflitto stesso riguardano alcune fasi particolari della vita: lo sviluppo prenatale, il momento della nascita e la crescita fino ai 12 anni, e poi il momento specifico in cui il conflitto si manifesta in modo attivo. Ovviamente esiste un evento primario programmante che genera poi eventi e situazioni chiamati  “conflitti scatenanti”, ossia legati al momento  in cui accade quel qualcosa che dobbiamo risolvere. Quindi in determinate circostanze che il soggetto vive si installa nella mente una sorta di “programma” che nasce in una determinata situazione (o trauma) emozionale e che più tardi si ripeterà attraverso una serie contesti attinenti allo scenario iniziale.

Molti studi e ricerche specie nell’ambito della neurofisiologia e della neurogastroenterologia sostengono questi nuovi modelli di pensiero. Cito ad esempio  il prof  Treicher che ci dice che i conflitti nascono nell’infanzia e a volte nel periodo pre-natale (quindi nell’utero materno) e vanno a posizionarsi nel mondo dei sentimenti di un embrione o di un bambino. Oggi siamo convinti che i più pesanti blocchi da conflitto nascono in questa fase e tutti i sovraccarichi che poi si presentano nel corso della vita non sono altro che ripetizioni di un modello pre-fissato.

Attraverso specifiche tecniche energetiche e l’uso della terapia dei colori possiamo arrivare a sciogliere queste strutture di cui a volte non abbiamo una memoria reale ma ne vediamo solo degli effetti sul corpo e nelle situazioni che la vita stessa ci propone di volta in volta.

L’intera catena di conflitti che si era creata nel corso del tempo secondo quel preciso modello e che ci limita o irretisce in coazioni a ripetere viene finalmente spezzata. Si arriva a sciogliere quella tematica e quel conflitto in maniera indolore, non invasiva e in modo quieto, e piano piano attraverso input informazionali sia di tipo energetico che tramite i biofotoni del colore si arriva a dare una nuova luce, una nuova armonia, una nuova informazione che permette sia  al corpo fisico che ai nostri cervelli di funzionare in modo nuovo, più armonico, aprendoci di più alla vita, e permettendoci di andare sempre più verso il nostro reale progetto di vita, perché solo quando siamo armonizzati e in sintonia con il nostro “scopo” noi siamo veramente felici fino alle profondità del nostro essere e siamo sani. Quando ci allontaniamo da questa gioia, da questo proposito siamo disarmonizzati e ogni disarmonia porta sempre conseguenze spiacevoli sia sul corpo che nella vita stessa.